Towards the Indefinite / Verso l’Indefinito
Testo critico di Arte Contemporanea
What Franco adopted from the Americans, and what only “America” could offer him, was the sublime. This term is associated with an aesthetic concept that goes back to antiquity. The sublime aims at an experience that both exceeds human comprehension and enables humankind’s awareness
of its intellectual abilities in the first place.
De-psychologized and de-concretized, stripped of any attempt at idealization or deconstruction, Franco Viola’s images return to the primary experience of the human being’s primordial contact with the world, a perceptual experience preceding any explanation or a priori ideas about the world.
Siamo davanti a composizioni in cui la realtà naturale risuona solo più come una lontana eco sincopata, come una dimensione fantasmatica che emerge dall’insieme di tracce, di segni, di atmosfere vaghe e orizzonti indefiniti. Tutti questi elementi sono trasformati da una meditata operazione percettiva e riflessiva che crea un effetto di straniante sospensione, sulla soglia fra spazio fisico e mentale.
Pochi artisti sono riusciti, come Franco Viola, a evocare tante dimensioni dell’essere, muovendo dalla meditazione su pochi dati. La prima cosa che colpisce infatti nei suoi quadri (e usiamo il verbo colloquiale “colpire” nel suo significato più concreto: di essere coinvolti e toccati nel vivo) è la loro capacità di interrogare la natura e di ottenere, come in un responso della Sibilla, risposte su tante cose: il tempo, lo spazio, la memoria, l’assenza, la nostra condizione esistenziale e tanto altro ancora.
Non è pittura di gesto ma costruita, forse anche con lentezza, che vive di riverberi e memorie e che quindi si sviluppa con cadenze e passaggi. Tra la necessità di dipingere la propria esperienza e quella di trasformarla in pittura (le due cose sono molto diverse) fluisce la verità dell’opera di Franco Viola.
Accademia Nazionale di San Luca
Presentazione volume Franco Viola – Towards the Indefinite/ Verso l’Indefinito
FRANCO VIOLA (* 1953 Gaeta) si è laureato in ingegneria elettrotecnica nel 1977 presso l’Università di Roma e ha lavorato a lungo nella ricerca spaziale prima di dedicarsi completamente all’arte a metà degli anni ’90.
Composizione dell'opera
- • 288 pages / pagine, 112 images / illustrazioni
Di cosa ci siamo occupati?
- • Consulenza tecnico-organizzativa
- • Fotografia specialistica – Opere d’arte
- • Pagina pubblicitaria su riviste di settore
- • Fotografia ritrattistica