Ha tanti cieli la luna
Pitto-scultura del M° Silvio Fusco
Il Maestro Silvio Fusco, con la seguente toccante lettera aperta, ad Amministrazioni ed Enti, offre liberamente la propria opera e si rende disponibile per poterla realizzare con il solo patrocinio gratuito da parte dei soggetti interessati, presso i rispettivi Comuni di appartenenza.
Vorrei offrire la mia opera gratuitamente e così, vi inoltro questa nota, certo che la loro sensibilità darà concretezza a questo sogno.
Grato resto in attesa di riscontro, le “mani” tese e lo “sguardo” nell’oltre…
Avverto ancora sul viso i polpastrelli di mia madre scandire i miei tratti e controllare se sono pettinato, se ho tagliato bene la barba… Sapeva se avevo o no la camicia stirata perché lo chiedeva alle sue carezze, quelle con cui scopriva il mio sorriso e lo replicava insieme a me.
Non mi sono mai sentito “guardato” con un amore più grande di quello che trasudava dai suoi occhi azzurri coperti dal velo della cataratta, eppure ancora più accesi di riflesso del cielo.
Odorava i petali delle sue rose rosse e così le contemplava ancora, e si fondeva con la loro essenza.
E allora ho cominciato anch’io a scoprire il potere del tocco, e le mie mani hanno imparato a plasmare con i materiali più poveri, le immagini dell’anima; ho cominciato anch’io a domandare agli odori i segreti delle cose, e il mio olfatto ha imparato a dialogare con le energie dell’universo racchiuse in tutto ciò che esiste.
“Vedere un mondo in un granello di sabbia e un cielo in un fiore selvatico;
tenere l’infinito nel cavo della mano e l’eternità in un’ora…”: aveva ben capito William Blake la magia che l’arte è capace di produrre in quanto voce dell’indefinibile, “sguardo” che sintetizza l’universale e conferisce alla finitezza la forza della trascendenza.
Quei polpastrelli di mia madre iniziarono a “guardare” le mie maschere di cuoio, e lo spessore delle vernici che versavo sulle tele tesseva la gamma dei colori davanti al suo stupore di bambina.
Lo stupore, sì…
Questa è la chiave: stupirsi!
Finché la meraviglia sarà padrona del cuore, lui non invecchierà; e finché l’infanzia resterà nel cuore, tutto sarà bellezza. Anche l’ombra sarà bellezza, anche il buio lo sarà…
Oddio! Volevo scrivere una lettera formale e mi ritrovo a parlare di ricordi e di anima…
ma forse questa è la maniera migliore per avanzare la richiesta che mi sono proposto: poter realizzare, per il territorio a cui mi rivolgo, un’opera in pittoscultura braille; poter ritrovare, nelle mani di coloro che la “guarderanno”, i polpastrelli di mamma Caterina e i suoi occhi in cui l’ombra diventava luce; poter condividere, con chi vorrà farlo, la magia del mondo che si lascia tenere in una mano; poter sentire insieme, negli odori delle cose, la loro storia, per ritrovare la propria e riscoprirne il senso.
Silvio Fusco
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Rassegna stampa:
Comunicare il sociale, Il terzo settore fa notizia
GambatesaNews, La Voce Fuori Dal Coro
Informare, Magarine di libera informazione, Anno XVII – Numero 199 – Novembre 2019, pag. 23.
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Foto: Franca Gestro
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